Quando è conveniente scegliere l’isolamento termico interno?
L’isolamento termico interno può essere una soluzione per ridurre la dispersione del calore, ma
presenta anche diversi svantaggi che vanno considerati attentamente.
Non sempre l’isolamento termico esterno, il classico cappotto, è l’unica alternativa. Esiste infatti
una versione interna, che si applica direttamente sulle pareti interne dell’abitazione. Sebbene
questa soluzione possa essere adatta a certi tipi di edifici, è importante valutare attentamente i pro
e i contro prima di scegliere l’intervento da adottare.
Cos’è l’isolamento termico interno?
L’isolamento termico interno consiste nell’applicare dei materiali isolanti sulla facciata interna delle
pareti per migliorare l’efficienza termica dell’immobile. Tra i metodi più utilizzati vi è la costruzione
di un nuovo muro con montanti, che permette di inserire l’isolante. È fondamentale garantire che
l’intervento crei una barriera ermetica, considerando che aree particolari come i vuoti del
pavimento e le parti difficili da raggiungere necessitano di maggiore attenzione.
Tuttavia, questo tipo di intervento comporta la rimozione e reinstallazione di elementi come
interruttori, radiatori e mobili, oltre a ridurre lo spazio utile all’interno dell’abitazione, motivo per cui
è fondamentale valutare attentamente la scelta.
Quale materiale scegliere per l’isolamento interno?
La scelta del materiale dipende dall’applicazione specifica. Ecco le principali opzioni:
Pannelli isolanti in schiuma rigida: occupano meno spazio rispetto agli isolanti naturali e
possono includere una barriera al vapore, ma risultano più costosi e meno traspiranti.
Lane minerali: vendute sotto forma di pannelli semirigidi, sono simili a coperte e offrono
buone prestazioni termiche.
Materiali naturali: come la lana di pecora, la fibra di legno e il sughero, sono ideali per chi
cerca un prodotto ecologico e traspirante. Non rilasciano sostanze nocive nell’ambiente.
Vernici isolanti e aerogel: ideali per spazi ridotti e punti critici come vuoti nel pavimento e
ponti termici, offrono uno spessore minimo.
Pro e contro del cappotto termico interno
L’isolamento termico interno è generalmente più economico rispetto a quello esterno, arrivando a
costare fino al 50% in meno, ed è più semplice da realizzare dal punto di vista burocratico, poiché
non richiede la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), a differenza dell’isolamento
esterno. Inoltre, può essere l’unica soluzione in zone protette dove non è possibile applicare il
cappotto esterno.
Tuttavia, presenta diversi svantaggi. L’isolamento termico interno è meno efficiente rispetto a
quello esterno e può favorire la formazione di umidità, creando un ambiente ideale per la
condensa. Inoltre, il lavoro è invasivo e richiede la rimozione di mobili, elettrodomestici e
interruttori, con un inevitabile disturbo nella routine quotidiana. Inoltre, riduce la metratura utile, in
quanto lo spessore del materiale isolante può variare da 6 a 10 cm per parete, con un costo
maggiore per spessori inferiori.
L’isolamento interno provoca umidità?
Il rischio maggiore associato all’isolamento interno è la formazione di umidità. Ciò avviene quando
il punto di rugiada (la temperatura alla quale l’umidità presente nell’aria si condensa) si sposta
verso l’interno delle pareti. Se il muro esterno viene isolato, la parete interna tende a mantenere la
temperatura dell’ambiente circostante, favorendo la formazione di condensa.
In caso di pareti già umide, l’isolamento potrebbe aggravare il problema, riducendo la temperatura
del muro e ostacolando la circolazione dell’aria. Per prevenire questo fenomeno, è necessario
installare uno strato di controllo del vapore che mantenga la superficie del muro più calda,
riducendo il rischio di condensa. Tuttavia, alcune zone, come gli angoli o dove un muro esterno
incontra uno interno, possono rimanere fredde e favorire la condensa.
Per evitare questo, è possibile estendere l’isolamento fino a coprire i ponti termici o, in alternativa,
costruire un muro a montanti con un’intercapedine tra l’isolante e la parete. Se il muro è già umido,
è essenziale identificare e risolvere la causa dell’umidità prima di procedere con l’isolamento.