Regolamento dell’uso del marchio collettivo
[I] ANACI è titolare del Marchio Collettivo costituito dalla denominazione “ANACI” e dal relativo simbolo. Tale Marchio è depositato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
[II] Il Marchio è rappresentato dal seguente logo grafico:
[III] Per la gestione del Marchio suddetto è competente la Commissione di Gestione come meglio specificato all’articolo 4 del presente Regolamento.
[IV] ANACI, per le finalità di cui all’articolo 2, concede l’uso del marchio ai soggetti indicati agli articoli 3 e 4 secondo quanto stabilito nel presente Regolamento e secondo le disposizioni di legge.
[V] Il Marchio deve essere sempre abbinato al nome dell’Associato, dello studio professionale e dei titoli relativi agli incarichi associativi (es. presidente provinciale, presidente regionale) e non può essere utilizzato separatamente da essi.
[VI] In caso di società o di associazioni professionali non iscritte all’ANACI, il Marchio può essere utilizzato unicamente in riferimento all’Associato iscritto in modo da non ingenerare la convinzione che lo stesso sia riferito anche agli altri soci o alla società o associazione professionale che non lo possono utilizzare.
[VII] E’ vietato l’uso di segni distintivi che possano trarre in inganno sul significato e sul simbolo del Marchio, secondo quanto previsto dalle leggi vigenti in materia. Il Marchio deve essere riprodotto nella forma, dimensioni e colori depositati. Il Marchio ANACI non può in alcun modo essere modificato o alterato nella sua forma grafica.
[I] Il presente Regolamento disciplina l’utilizzo di un Marchio Collettivo da parte di soggetti iscritti ad ANACI.
[II] L’utilizzazione del Marchio è finalizzata a garantire un migliore coinvolgimento degli Associati nei processi di qualificazione professionale.
[III] Gli Associati che utilizzano il Marchio potranno proporre appropriate campagne informative, che possano garantire loro maggiore visibilità, adeguati strumenti per migliorare il proprio rapporto con i clienti e gli utenti che pretendano maggiori livelli di qualificazione professionale, promozione dell’informazione sull’adozione di strumenti e procedure che garantiscano una migliore qualità del servizio offerto.